Biblioteca civica di Stoccarda

Biblioteca civica di Stoccarda
Stadtbibliothek Stuttgart
Sede centrale di Mailänder Platz nelle ore notturne[1]
Ubicazione
StatoBandiera della Germania Germania
RegioneBaden-Württemberg
CittàStoccarda
Indirizzosede centrale: Mailänder Platz
Caratteristiche
TipoBiblioteca comunale
ISILDE-480
Numero opere1.200.000 ca.
ArchitettoSede centrale: Eun Young Yi
AperturaSede centrale: 24 ottobre 2011
[(DE) http://www1.stuttgart.de/stadtbibliothek/ Sito web]
Modifica dati su Wikidata · Manuale
Coordinate: 48°47′24.7″N 9°10′58.8″E / 48.790194°N 9.183°E48.790194; 9.183

La biblioteca civica di Stoccarda è gestita dal locale dipartimento della cultura, ha la propria sede principale nella biblioteca comunale di Mailänder Platz ed amministra l'insieme delle biblioteche pubbliche della città, che sono:

  • 17 biblioteche di quartiere
  • 4 biblioteche negli ospedali
  • 2 bibliobus
  • la biblioteca del Municipio

Sezioni

La sede centrale offre le seguenti sezioni:

  • Bambini e Ragazzi
  • Musica
  • Arte
  • Online Animation Library, archivio dei film di animazione del Trickfilmfestival di Stoccarda[2]

La biblioteca civica comprende anche sezioni relative a:

Storia

Dopo che la costituenda associazione di biblioteche civiche di Stoccarda Volksbibliothek Stuttgart[3] tra il 9 giugno ed il 21 agosto 1901 ebbe uno statuto proprio, la "biblioteca popolare" poté insediarsi nel luogo in cui sorge l'attuale Wilhelmspalais, la residenza dell'ultimo re di Württemberg Guglielmo II, costruita tra il 1834 ed il 1840 da Giovanni Salucci, che sarebbe stata distrutta durante la seconda guerra mondiale e ricostruita in stile moderno fra il 1961 ed il 1965.

Wilhelmspalais, sede della biblioteca principale fino al 2011

Ad una fase di rapidissimo sviluppo della biblioteca grazie a sostenitori dotati di notevoli mezzi finanziari, dopo la prima guerra mondiale seguì una fase critica, tanto che dal 1922 al 1927 venne perfino chiusa la sala di lettura.[4]

Nel 1965 la sede centrale dell'associazione delle biblioteche civiche di Stoccarda si insediò nel Wilhelmspalais ricostruito.

Nel 1997 il comune di Stoccarda stabilì un programma di sviluppo per una nuova biblioteca centrale.[5] Alla fine del 1997 il consiglio comunale decise la costruzione dell'edificio allora denominato Bibliothek 21, che secondo il progetto elaborato nel 1998 avrebbe dovuto essere ultimato nel 2002.[6] Più tardi, nel corso del 1998, venne emanata un'ordinanza per l'edificazione della biblioteca.[5] Il comune di Stoccarda e la società immobiliare delle ferrovie tedesche bandirono un concorso libero tra architetti,[7] cui parteciparono 235 studi di architettura.[5] Una giuria composta da 36 membri valutò i progetti,[7] dei quali vinse quello dell'architetto sudcoreano Eun Young Yi, seguito dai progetti dell'architetto Peter Böhm di Colonia e dello studio Engel di Francoforte.[5]

Alcune incertezze ritardarono l'inizio dei lavori. Nel 2003 venne intrapresa una meticolosa analisi del progetto, un anno più tardi cominciò la fase di progettazione vera e propria, con stima dei costi, in base al HOAI,[8] le cui fasi successive vennero percorse tra il 2005 e il 2006, finché nel 2007 venne ottenuta la concessione edilizia. Dopo che il consiglio comunale di Stoccarda nel 2008 ebbe emanato il decreto per la costruzione, il 5 giugno 2009 per il progetto denominato Bibliothek 21 venne posata la prima pietra, all'interno della quale fu inserito il primo libro della nuova biblioteca. Si trattava di un'opera curata da circa 600 persone e da studenti dell'Istituto superiore di studi dei mezzi di comunicazione (Hochschule der Medien).[9]

Nel corso del 2009 vennero affrontati vari problemi tecnici e finanziari che causarono alcune modifiche al progetto iniziale; del resto la previsione del biennio finanziario 2010-2011] fu marcata dalle ristrettezze economiche imposte dal consiglio comunale, che avrebbero portato nel 2011 alla chiusura della mediateca, mentre la biblioteca del Municipio corse il rischio di condividere la medesima sorte e la proposta di dimezzare il numero dei bibliobus venne respinta dalle proteste dei cittadini.[10] In compenso, nel 2010 venne pianificata l'inaugurazione del nuovo edificio per il 24 ottobre 2011 senza ulteriori costi aggiuntivi, che rasentarono in totale gli 80 milioni di euro, dei quali 4 per gli arredamenti e le attrezzature.[11]

Dopo alcune altre vicissitudini, in particolare il rifacimento della tinteggiatura, che era stata considerata troppo scura e non uniforme,[12] il 29 agosto 2011 iniziò il trasloco dal Wilhelmspalais ed il 24 ottobre dello stesso anno venne inaugurata la nuova biblioteca.[12] Nei primi mesi di attività emersero numerosi difetti nella costruzione, in particolare riguardanti le porte, gli ascensori e l'impianto antincendio.[13] Ciononostante la risposta dell'utenza al nuovo edificio fu positiva, come dimostrano le statistiche: nel corso del primo anno di apertura il numero di nuovi iscritti aumentò del 50% e quello dei prestiti aumentò del 33%.[14]

Con l'occasione del trasloco dal Wilhelmspalais al nuovo edificio in Mailänder Platz, a causa della complessa gamma di incarichi e funzioni, la biblioteca centrale cambiò la denominazione da Stadtbücherei Stuttgart a Stadtbibliothek Stuttgart, ossia da biblioteca civica di quartiere a biblioteca comunale di Stoccarda.[15] Nel 2013 la biblioteca ricevette il riconoscimento di Biblioteca dell'anno 2013,[16] premio conferito a partire dal 2000 dall'Associazione delle biblioteche tedesche e dalla fondazione Zeit-Stiftung Ebelin und Gerd Bucerius,[17] nonché unico premio nazionale previsto per le biblioteche in Germania. Il premio, accompagnato dalla somma di 30.000 euro, fu conferito dalla giuria in particolare per l'attenzione posta dalla biblioteca alle persone immigrate, ma anche per l'arredamento.[18]

Edificio

Ha la forma di un parallelepipedo a base quadrata con lati di 44 metri ed altezza di 40 metri; la superficie è pari a 20.200 m2. Il rivestimento esterno della facciata è costituito da blocchi in vetro cemento sovrapposti ad un rivestimento interno di vetro. L'edificio è composto da nove piani in superficie e due sotterranei, lungo i quali sono disponibili 500.000 unità multimediali. Nelle intercapedini della facciata e sul tetto di vetro sono sistemati listelli mobili che hanno funzione di alette parasole e che, sul tetto, servono anche per l'impianto fotovoltaico.[19]

Biblioteca civica di Stoccarda, dettaglio della facciata

Su tutti e quattro i lati dell'edificio, nella parte in alto a sinistra, è scritta la parola "biblioteca" in diverse lingue. L'ingresso è invece sovrastato dalla scritta Stadtbibliothek.

Al centro dell'edificio è posto il cosiddetto Cuore (Herz) della biblioteca: uno spazio all'altezza del quarto piano alla metà della costruzione, in cui si trova una sala espositiva a forma di imbuto delimitata da una tettoia in vetro. La sala serve contemporaneamente per la lettura e come fonte di luce per il Cuore.

Al pianterreno si trova una Open End Area nella quale è possibile prendere in prestito e restituire libri ventiquattr'ore su ventiquattro. Il seminterrato ospita una sala per le manifestazioni che può contenere fino a 300 persone, mentre nel sottotetto si trova un caffè letterario.

In generale l'edificio ricevette pareri non troppo favorevoli dai critici, che lo definirono Plattenbau ed accostarono polemicamente alla prigione Stammheim di Stoccarda. L'architetto Eun Young Yi difese la propria creazione rivendicando come la stabilità e la semplicità oggigiorno siano a torto considerate negativamente da persone abituate alla varietà irregolare delle forme.[20] Non tutti i pareri, tuttavia, furono sfavorevoli: Adrienne Braun, ad esempio, lodò il contrasto tra la severità accademica degli esterni con il raccoglimento che si crea all'interno del Cuore della biblioteca grazie alla sua forma di cattedrale, e pose l'accento sia sulla scelta dei materiali essenziali che sull'ordinata pulizia degli spazi dominati dal vuoto: «Nemmeno una sedia, niente disturba questa (...) totale assenza di finalità, (...) tutto è immerso nel grigio tenue, soltanto le coste dei libri creano note di colore».[21]

Per l'edificio con spazi aperti ed eccezionale esposizione luminosa fu elaborato uno specifico progetto energetico e tecnologico. Oltre all'energia solare, le facciate, il riscaldamento a pavimento ed il calore terrestre vengono utilizzati come sorgente termica. Vengono anche utilizzati i singoli componenti prefabbricati dell'edificio come accumulatori termici per l'isolamento termico durante l'estate.[5]

La biblioteca si trova nella cosiddetta Area A1 di Stoccarda 21 nella zona dell'antico scalo merci, raggiungibile dalla Stadtbahn di Stoccarda.

Note

  1. ^ La forma del logo, non riproducibile in questa sede in rispetto alle vigenti norme sul diritto d'autore tedesco ma visibile sul (DE) sito web della biblioteca, ricorda la struttura dell'edificio, specialmente con l'illuminazione notturna.
  2. ^ ITFS.
  3. ^ Biblioteca popolare di Stoccarda.
  4. ^ Sauer.
  5. ^ a b c d e Eun Young Yi.
  6. ^ Stuttgart 21, 1998.
  7. ^ a b Stuttgart 21, 1999.
  8. ^ Honorarordnung für Architekten und Ingenieure, il regolamento tedesco per gli architetti e gli ingegneri.
  9. ^ stuttgart.de.
  10. ^ stuttgarter-nachrichten.de, 2009.
  11. ^ stuttgarter-nachrichten.de, 2010.
  12. ^ a b stuttgarter-zeitung.de, 2011.
  13. ^ stuttgarter-zeitung.de, luglio 2012.
  14. ^ stuttgarter-zeitung.de, ottobre 2012.
  15. ^ Bezeichnung.
  16. ^ Associazione delle biblioteche tedesche.
  17. ^ zeit-stiftung.de.
  18. ^ stuttgarter-zeitung.de, agosto 2013.
  19. ^ EGS-plan.
  20. ^ DPA.
  21. ^ Braun.

Bibliografia

  • (DE) Der richtige Mix, in Stuttgart 21 : das Projektmagazin, 2 (Primavera 1998), n. 2, Stuttgart, DBProjektGmbH Stuttgart 21, agosto 1998, pp. 2 e segg, OCLC 313750959. ISSN non esistente.
  • (DE) In Stufen zum Erfolg, in Stuttgart 21 : das Projektmagazin, 3 (Primavera 1999), 1, marzo 1999, Stuttgart, DBProjektGmbH Stuttgart 21, marzo 1999, pp. 6 e segg, OCLC 313750959. ISSN non esistente.
  • (DEEN) Paul Sauer, Festvortrag 19. November 2001. Stuttgart wird zu einer Stadt des Buches Hundert Jahre Stadtbücherei, su stuttgart.de/stadtbibliothek, Stadtbibliothek Stuttgart, 19 novembre 2001. URL consultato il 6 maggio 2014.
  • (DE) Die Bibliothek 21 - ein mutiges Zukunftsprojekt der Landeshauptstadt Stuttgart, in Bibliothek Forschung und Praxis, vol. 27, n. 1/2, München, Saur, 2003, pp. 52-55, ISSN 0341-4183 (WC · ACNP), OCLC 60629780.
  • (DE) Joachin Vögele, Audio-Bildergalerie: Die neue Bibliothek - Stuttgart 2011, su stuttgart.de, Landeshauptstadt Stuttgart, 2009. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2014).
    «L'architetto coreano Eun Young Yi illustra con immagini e suoni la propria idea dell'architettura della nuova biblioteca, che dovrebbe essere inaugurata nel 2011»
  • (DE) Steffen Rometsch, Protest gegen Sparpläne beim Bücherbus, in Stuttgarter Nachrichten online, Stuttgart, Stuttgarter Zeitung Verl.-Ges. Eberle, 3 ottobre 2009, OCLC 314676253. URL consultato il 9 maggio 2014 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012). ISSN non esistente.
  • (DE) Jürgen Bock, Neue Stadtbibliothek. Das Herz schlägt unter der Pyramide, in Stuttgarter Nachrichten online, Stuttgart, Stuttgarter Zeitung Verl.-Ges. Eberle, 11 maggio 2010, OCLC 314676253. URL consultato il 9 maggio 2014. ISSN non esistente.
  • (DE) DPA, "Stammheim II" soll schöner werden, in Die Zeit online, Hamburg, Gerd Bucerius, 13 ottobre 2010, OCLC 724961467. URL consultato il 15 maggio 2014. ISSN non esistente.
  • (DE) Irene Ferchl, Würfel für Wissen, Erkenntnis und Begegnung. Ein Rundgang durch die neue Stadtbibliothek am Mailänder Platz, in Literaturblatt für Baden-Württemberg : Themen, Tipps, Termine (già: Literaturblatt für Baden und Württemberg, vol. 2011, September/Oktober, Stuttgart, Hirzel, 2011, pp. 10 e segg, ISSN 1616-4555 (WC · ACNP), OCLC 312775610. URL consultato il 16 maggio 2014.PPN=183692470.
  • Landeshauptstadt Stuttgart Hochbauamt, Stadtbibliothek Stuttgart : der Neubau von Eun Young Yi, Ludwigsburg, AvEd., 2011, ISBN 978-3-89986-163-1, OCLC 780103525.
  • (DE) Stadtbibliothek am Mailänder Platz, su stuttgart.de, Landeshauptstadt Stuttgart, 2011. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2014).
    «Il 24 ottobre 2011 la biblioteca civica di Mailänder Platz ha aperto le sue porte. Sono disponibili circa 500.000 libri, film, supporti audio, giornali, spartiti, opere d'arte e supporti digitali nello spazio di oltre 11.500 metri quadrati»
  • (DE) Architektur, Bau- und Planungsgeschichte, su stuttgart.de, Stadtbibliothek Stuttgart, 2011. URL consultato il 9 maggio 2014.
  • (DE) Namensgebung für die neue Stadtbibliothek : Beschlußvorlage (PDF), su stuttgart.de, Landeshauptstadt Stuttgart, 12 aprile 2011. URL consultato l'11 maggio 2014.
  • (DE) Thomas Borgmann, Neue Bibliothek. Die alte Stadtbücherei schließt, in Stuttgarter Zeitung online, Stuttgart, Zeitungverlag, 27 agosto 2011, OCLC 137350396. URL consultato il 10 maggio 2014. ISSN non esistente.
  • (DE) Adrienne Braun, Der Bücherknast als Flaggschiff, su art-magazin.de, Art-Das Kunstmagazin, 19 ottobre 2011. URL consultato il 15 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2014).
    «Einladend wird der Solitär mit seiner akademischen Strenge wohl nie wirken, im Inneren aber wartet Eun Young Yi mit einer bemerkenswerten Geste auf: Das Herzstück der Bibliothek bildet eine Art Kathedrale, ein kontemplativer und – natürlich – quadratischer Saal mit Lichtauge an der Decke. Kein Stuhl, nichts stört dieses gigantische Bekenntnis zur Leere und völligen Zweckfreiheit.(...) Im Inneren überzeugt Eun Young Yi durch atmosphärische Qualität, klare Ordnung und ein Minimum an Materialien. Alles ist in zartes Grau getaucht, nur die Buchrücken setzen Farbakzente.»
  • Uwe Bogen e Thomas Wagner, Stuttgart : eine Stadt verändert ihr Gesicht, Erfurt, Sutton, 2012, pp. 54-55, ISBN 978-3-95400-098-2, OCLC 820467905.
  • Brigida González e Claudia Hildner, Neue Stadtbibliothek Stuttgart, 1ª ed., Berlin, Stadtwandel-Verl., 2012, ISBN 978-3-86711-188-1, OCLC 779628586.
  • (DE) Hildegund Oßwald, Baumängel im Bücherwürfel. Die Stadt zieht die Notbremse, in Stuttgarter Zeitung online, Stuttgart, Zeitungverlag, 6 luglio 2012, OCLC 137350396. URL consultato l'11 maggio 2014. ISSN non esistente.
  • (DE) Cedric Rehman, Stadtbibliothek. Der Bücherwürfel feiert Geburtstag, in Stuttgarter Zeitung online, Stuttgart, Zeitungverlag, 24 ottobre 2012, OCLC 137350396. URL consultato l'11 maggio 2014. ISSN non esistente.
  • (DE) DPA/LSW, Bibliothek des Jahres. Stuttgart macht das Rennen, in Stuttgarter Zeitung online, Stuttgart, Zeitungverlag, 6 agosto 2013, OCLC 137350396. URL consultato il 15 maggio 2014. ISSN non esistente.
  • (DE) Bibliothek des Jahres, su bibliotheksverband.de, DBV. URL consultato l'11 maggio 2014.
  • (DE) Sito web della fondazione Zeit-Stiftung Ebelin und Gerd Bucerius, su zeit-stiftung.de, Zeit-Stiftung Ebelin und Gerd Bucerius. URL consultato l'11 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  • (DE) Bibliothek 21 Stuttgart, su stz-egs.de, EGS-plan Ingenieurgesellschaft für Energie-, Gebäude- und Solartechnik mbH. URL consultato il 12 maggio 2014.
  • (DE) Die "Online Animation Library" in der Stadtbibliothek Stuttgart. Trickfilme in der Bibliothek, su itfs.de, 21. Internationales Trickfilm Festival/Festival of animated film Stuttgart '14. URL consultato il 16 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2014).

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Collegamenti esterni

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