Carlo d'Aquitania

Carlo d'Aquitania
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiArcivescovo di Magonza
 
Nato825 o 830
Elevato arcivescovo8 marzo 856 da Ludovico II il Germanico
DecedutoMagonza, 4 giugno 863
 
Manuale

Carlo d'Aquitania (825 o 830 – Magonza, 4 giugno 863) è stato un arcivescovo franco; fu pretendente al trono di Aquitania e poi vescovo di Magonza.

Origine

Carolingi

Pipinidi 613-661

Maggiordomo di Palazzo

Re dei Franchi

Altri titoli



Sovrani della Francia Media

Figlio secondogenito del re di Aquitania Pipino I (quindi nipote dell'imperatore Ludovico il Pio) e della moglie (secondo il Miraculis Sancti Genulfi[1]), Ringarda[2] (o Ingeltrude[3]), che nella Vita Hludovici imperatoris, viene indicata come la figlia del conte Teodoberto[4] di Madrie[5]. Era quindi fratello del re d'Aquitania, Pipino II.

Biografia

Carlo viveva presso la corte dello zio Lotario I, quando, nell'848, i nobili Aquitani appoggiarono l'elezione di Carlo il Calvo a re di Francia e di Aquitania[6], ad Orléans il 6 giugno 848, e, avendo avuto notizia della deposizione del fratello, egli partì con una banda di seguaci per avanzare le proprie pretese al trono del Regno di Aquitania[1].
Nel marzo dell'849, Carlo, mentre tentava di raggiungere il fratello[1], nella regione della Loira, venne catturato da Viviano, conte di Tours[1], e consegnato a Carlo il Calvo; venne quindi relegato nel monastero di Corbie, come diacono[7] e dove nell'851, Carlo fu tonsurato[1].

Secondo gli Annales Bertiniani, nell'854, Carlo fuggì dal monastero di Corbie[7], per reclutare un esercito che combattesse per il fratello. Dato che la sua ribellione allo zio, Carlo il Calvo, aveva avuto scarso successo, si rifugiò alla corte del terzo zio, il re dei Franchi orientali, Ludovico II detto il Germanico, che, l'8 marzo 856, secondo lo storico esperto di genealogie, Christian Settipani, lo nominò arcivescovo di Magonza[1] e arcicancelliere.

Divenuto un rispettabile arcivescovo, morì il 4 giugno 863; Carlo venne sepolto a Magonza, nell'abbazia di Sant'Albano[1].

Discendenza

Di Carlo non si conosce il nome di un'eventuale moglie né alcuna discendenza[1][8].

Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Magno Pipino il Breve  
 
Bertrada di Laon  
Ludovico il Pio  
Ildegarda Geroldo di Vinzgau  
 
Emma d'Alemannia  
Pipino I di Aquitania  
Ingerman di Hesbaye Sigram  
 
 
Ermengarda di Hesbaye  
Edvige di Baviera  
 
 
Carlo d'Aquitania  
 
 
 
Teodoberto di Madrie  
 
 
 
Ringarda o Ingeltrude  
 
 
 
 
 
 
 
 

Note

  1. ^ a b c d e f g h (EN) Foundation for Medieval Genealogy :AQUITAINE - CHARLES
  2. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy :AQUITAINE - PEPIN
  3. ^ (EN) Genealogy: Carolingi - Pepin I Archiviato il 16 gennaio 2013 in Internet Archive.
  4. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris, Pag 626
  5. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus I: Einhardi Annales, Pag 209 Archiviato il 28 settembre 2013 in Internet Archive.
  6. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy :AQUITAINE - PEPIN (823)
  7. ^ a b (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 85
  8. ^ (EN) Genealogy: Carolingi - Charles Archiviato il 16 gennaio 2013 in Internet Archive.

Bibliografia

Fonti primarie

  • (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus primus.
  • (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus secundus.
  • (LA) Annales Bertiniani.

Letteratura storiografica

  • René Poupardin, Ludovico il Pio, cap. XVIII, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 558–582.
  • René Poupardin, I regni carolingi (840-918), cap. XIX, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 582–634.
  • Dictionnaire de Biographie Française, Roman d'Amat e R. Limousin-Lamothe (ed), Parigi, 1967

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Foundation for Medieval Genealogy :AQUITAINE - CHARLES, su fmg.ac.
  • (EN) Genealogy: Carolingi - Charles, su genealogy.euweb.cz. URL consultato il 25 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2013).
Predecessore Arcivescovo di Magonza Successore
Rabano Mauro 856-863 Liutberto di Magonza
Controllo di autoritàVIAF (EN) 86112569 · CERL cnp01172382 · GND (DE) 137950950
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