considera le partite giocate in casa in campionato.
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale nelle competizioni ufficiali della stagione 1961-1962.
Indice
1Stagione
2Divise e sponsor
3Organigramma societario
4Rosa
5Risultati
5.1Serie A
5.1.1Girone di andata
5.1.2Girone di ritorno
5.2Coppa Italia
5.3Coppa delle Fiere
6Statistiche
6.1Statistiche di squadra
6.2Statistiche dei giocatori
7Note
8Bibliografia
Stagione
«Come si può constatare si è pensato ad ogni settore e oggi, su un piano professionistico, l'Inter appare una delle società meglio organizzate, del tutto degna delle tradizioni e con un patrimonio-giocatori che si calcola oltre il miliardo (si tenga presente che solo per gli acquisti Moratti ha speso qualcosa come 650 milioni). Non si tratta però di una accozzaglia di atleti con il nome in vetrina: si è proceduto a una scelta dopo una lunga selezione dei migliori per i vari ruoli. Con questo complesso, ha detto il presidente nerazzurro, si affronterà una annata di assestamento al fine di eliminare gli inevitabili squilibri dell'assieme e per produrre quindi lo sforzo per la conquista dell'ottavo scudetto.»
(Estratto del libro La mia Inter di Amos Zaccara, 1961.[4])
Al culmine di rapporti ormai logori con il tecnico Helenio Herrera[8][9], nell'estate 1961 Antonio Angelillo veniva ceduto alla Roma[10][8]: tra i dettagli contrattuali figurò una clausola volta a impedire, per il successivo quadriennio[8], un ingaggio del calciatore da parte del Milan.[8][9]
Il naturalizzato Firmani rientrava poi a Genova[11], spingendo la società a investire — dopo l'infruttuoso corteggiamento allo scozzese Denis Law —[7] sul britannico Hitchens[12][7]: questi si presentò al pubblico milanese con una doppietta all'Atalanta nella giornata inaugurale del campionato[13], con «gloria realizzativa» anche per l'iberico Suárez.[6][14]
Prelevato dal Barcellona con un esborso pari a 250 milioni di lire[5][7], il centrocampista (decisivo in Coppa delle Fiere contro il tedesco Colonia[15]) riportò un infortunio al menisco durante la «bella» coi teutonici[7]: uno spareggio, preceduto dall'affermazione in campo juventino[16][17], cui si fece ricorso per l'aggregato di 4-4 maturato nei 180'.[18][19] Pur facendo inizialmente temere per la carriera[20], l'incidente occorsogli mantenne lo spagnolo ai box solamente per alcune settimane.[21][7]
Nonostante una sconfitta nel derby del 1º ottobre 1961 che restituiva fiducia ai concittadini dopo un sofferto inizio[22][23], i nerazzurri — oltre ai succitati punti conseguiti sul terreno sabaudo —[16] difesero il primato per buona parte dell'autunno[24]: largamente vittoriosa sul Bologna dell'ex Bernardini[25], la squadra chiudeva il girone d'andata con un margine di 5 lunghezze sui rivali allenati da Rocco.[22][26]
Espugnato con difficoltà il campo di Bergamo[27] — dove l'appena ritrovato Suárez vanificò il fulmineo «uno-due» di Maschio —[28] gli uomini del Mago cadevano a Firenze sotto i colpi del cannoniere Milani[29][30], provando a rimediare con la stracittadina del 4 febbraio 1962[22][31]: episodio celebre della gara il pugno sferrato da Sani a Bicicli[32], con espulsione per il primo.[33][34]
Domenica 25 febbraio 1962 l'Inter si fece rimontare sul 2-2 dai torinesi[35], staccandosi fatalmente dalla vetta[7][16]: le conseguenti dichiarazioni di Herrera[36][16], giudicate dalla stampa un «maleficio sportivo» destinato al curioso quanto effettivo riscontro[37][38], inasprirono ulteriormente le relazioni col club bianconero tanto che il presidente Angelo Moratti si scusò in prima persona con Umberto Agnelli.[37][16]
Compreso il summenzionato nulla di fatto[7], la Beneamata (che in Europa cedeva il passo al Valencia[39]) totalizzò una striscia negativa di 6 partite senza alcun successo all'attivo[40][41]: archiviato il torneo con un secondo posto a −5 dal Diavolo[42][22], Moratti — cui la delusione agonistica aveva indotto alle dimissioni dall'incarico —[43][37] riprese il comando della società per proteggerla da accuse giornalistiche (poi risultate infondate[44]) secondo le quali il doping era una pratica diffusa alla Pinetina.[37][45]
Da menzionare infine, benché durata per una sola stagione, l'attribuzione della fascia di capitano a un Bruno Bolchi che risultò il primo calciatore di sempre a venir raffigurato nella neonata collezione di figurine promossa dalla Panini.[46]
^Media spettatori Serie A (dal 1952-53 al 1961-62) (PDF), su stadiapostcards.com.
^Grassia, Lotito, Come era vista la grande Inter agli esordi ?, p. 123.
^abMorto Luisito Suarez, leggenda dell'Inter di Herrera: aveva 88 anni, su sport.sky.it, 9 luglio 2023.
^abSuarez: l'architetto di Barcellona poi all'Inter di Herrera, su gazzetta.it. URL consultato il 17 dicembre 2007.
^abcdefghGrassia, Lotito, HH si scontra subito con il potere della Juve, pp. 117-119.
^abcdGrassia, Lotito, Si prepara tra tante difficoltà la Leggenda (1960-1961), p. 115.
^ab Giuseppe Bagnati, Angelillo, il "signor record", su gazzetta.it, 26 febbraio 2008.
^Gianni Mura, Le ragioni del cuore di Angelillo, in la Repubblica, 9 gennaio 2018, p. 57.
^Firmani a Genova per trattare..., in Stampa Sera, 23 giugno 1961, p. 7.
^ Alessandro Ruta, Gerry Hitchens: Inter, Torino, Atalanta e Cagliari per l'inglese d'Italia, su guerinsportivo.it, 13 aprile 2023.
^ Leo Cattini, Brillante esordio dell'Inter che travolge l'Atalanta: 6-0, in Stampa Sera, 28 agosto 1961, p. 5.
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^ Nicola Cecere e Alberto Cerruti, Inter, devi crederci, in La Gazzetta dello Sport, 9 dicembre 1997.
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^L'Inter capolista è in trasferta a Venezia, in Stampa Sera, 25 novembre 1961, p. 9.
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^ab Claudio Gregori, Quell'Inter Incompiuta, da Sarti al 5 maggio, in La Gazzetta dello Sport, 19 aprile 2007.
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^ Furio Zara, Dal pugno di Sani a Bicicli al testa a testa Ibra-Lukaku: le 10 risse cult derby, su gazzetta.it, 4 febbraio 2023.
^ Gianni Mura, Da Angelillo a Ibra i cento anni dell'Inter, in la Repubblica, 8 marzo 2008, pp. 1-13.
^ Paolo Bertoldi, Negli ultimi dieci minuti i bianconeri risalgono lo svantaggio di due goals: 2 a 2, in Stampa Sera, 26 febbraio 1962, p. 5.
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^ Leo Cattini, L'Inter delude, 0-0 col Venezia, in Stampa Sera, 26 marzo 1962, p. 6.
^ Francesco Marraro, Tre espulsi e sassaiola al "Cibali" a conclusione di Inter-Catania (PDF), in l'Unità, 9 aprile 1962, p. 4.
^ Giorgio Bellani, Herrera è deciso a rimanere alla guida dell'Internazionale, in La Stampa, 19 aprile 1962, p. 8.
^Ferruccio Mazzola e l'Inter di Herrera, in la Repubblica, 7 ottobre 2005, p. 68.
^Herrera a Milano entro la settimana, in La Stampa, 12 giugno 1962, p. 6.
^ Tiziana Bottazzo, Le figurine Panini rivivono sul palco del Costanzo Show, in La Gazzetta dello Sport, 26 ottobre 2004.
^ Gianni Mura, Manager davvero geniale, in la Repubblica, 4 giugno 1999, p. 53.
^È morto Quarenghi, primo medico sociale, in la Repubblica, 18 luglio 1992, p. 37.
^Inter, l'addio a Quarenghi, in La Stampa, 18 luglio 1992, p. 27.
Bibliografia
Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, pp. 239, ISBN 978-88-95684-11-6.
Almanacco Illustrato del Calcio: La storia 1898-2004, in La Gazzetta dello Sport, Modena, Panini Editore, 2005, pp. 544, ISSN 1120-5067 (WC · ACNP).
V · D · M
F.C. Internazionale Milano – Archivio delle stagioni