Gabriello Carnazza
Gabriello Carnazza | |
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Ministro dei lavori pubblici del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 31 ottobre 1922 – 1º luglio 1924 |
Monarca | Vittorio Emanuele III di Savoia |
Capo del governo | Benito Mussolini |
Predecessore | Vincenzo Riccio |
Successore | Gino Sarrocchi |
Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XXII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Nazionale Fascista |
Titolo di studio | laurea |
Gabriello Carnazza (Catania, 26 aprile 1871 – Catania, 16 aprile 1931) è stato un giurista, politico e imprenditore italiano. Fu ministro dei lavori pubblici nel primo governo Mussolini.
Biografia
Figlio del senatore Giuseppe Carnazza, era fratello di Carlo, nipote di Gabriello e cugino di Giuseppe Carnazza Amari. Docente universitario di Diritto Romano, dal 1893 all'università di Palermo, dall'anno successivo in quella di Catania fino al 1896, quando lascia la carriera accademica per quella forense.
Nel 1906 è eletto per la prima volta alla Camera nel collegio di Catania con i giolittiani in una elezione suppletiva della XXII legislatura, fino al 1909. Torna in Parlamento nel 1919 con i Demo Sociali e ancora una volta nel 1921. Dall'aprile al luglio di quell'anno è sottosegretario al Tesoro nel V governo Giolitti. Divenuto uno dei leader della Democrazia sociale, il 31 ottobre 1922 diviene ministro dei lavori pubblici nel governo Mussolini fino al luglio 1924[1].
Nel dicembre 1923 lascia i demosociali e aderisce al fascismo e nel febbraio 1924 è membro del Gran Consiglio del Fascismo.
Nel 1924 è rieletto deputato nel listone fascista dove è il primo eletto in Sicilia, superando Vittorio Emanuele Orlando. Il 31 dicembre 1925 è nominato cavaliere del lavoro per la sua attività imprenditoriale agricola.
Nel 1927 si allontana dal fascismo ed è espulso nel 1928 dal PNF insieme al fratello Carlo. Non si ricandida alla Camera nel 1929.
Fu amico di Giovanni Verga[2].
Matteotti e l'affare Sinclair Oil
Fu dimissionato dal governo nel luglio 1924, perché coinvolto nelle vicende che portarono all'omicidio di Giacomo Matteotti. Emerse infatti che era finanziatore del Corriere italiano di Filippo Filippelli.
Lo storico statunitense Peter Tompkins, nel volume Dalle carte segrete del Duce (2001), aderisce alla tesi secondo cui Matteotti sarebbe stato assassinato, oltre che per l'incisiva denuncia delle irregolarità e delle violenze compiute dai fascisti nelle elezioni politiche del 1924, anche perché in possesso di documenti attestanti le tangenti versate dalla compagnia petrolifera Sinclair Oil Company ai ministri Gabriello Carnazza e Orso Mario Corbino, entrambi massoni di Piazza del Gesù[3].
Note
- ^ Gabriello Carnazza / Deputati / Camera dei deputati - Portale storico
- ^ Lettere a donna Marianna degli Asmundo, a cura di Sarah Zappulla Muscarà, Catania, Tringale, 1978, pag.44
- ^ Peter Tompkins, Dalle carte segrete del Duce, 2001, pag. 115
Bibliografia
- A. Agnello, CARNAZZA, Gabriello, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 34, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988. URL consultato il 18 giugno 2016.
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Collegamenti esterni
- Opere di Gabriello Carnazza, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Gabriello Carnazza, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Predecessore | Ministro dei lavori pubblici del Regno d'Italia | Successore | |
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Vincenzo Riccio | 31 ottobre 1922 - 1º luglio 1924 | Gino Sarrocchi |
V · D · M | ||
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Capo del governo e Duce del Fascismo | Benito Mussolini | |
Ministro dell'aeronautica (dal 1925) | Mussolini · Italo Balbo · Mussolini | |
Ministro degli affari esteri | Mussolini · Dino Grandi · Galeazzo Ciano | |
Ministro dell'agricoltura (soppresso nel 1923) | Giuseppe De Capitani d'Arzago | |
Ministro dell'agricoltura e foreste (dal 1929) | Giacomo Acerbo · Edmondo Rossoni · Giuseppe Tassinari · Carlo Pareschi | |
Ministro delle colonie (soppresso nel 1937) | Luigi Federzoni · Mussolini · Pietro Lanza di Scalea · Emilio De Bono · Alessandro Lessona | |
Ministro dell'Africa Italiana (dal 1937) | Alessandro Lessona · Mussolini · Attilio Teruzzi | |
Ministro delle comunicazioni (dal 1924) | Costanzo Ciano · Umberto Puppini · Antonio Stefano Benni · Giovanni Host-Venturi · Vittorio Cini · Giuseppe Peverelli | |
Ministro delle corporazioni (dal 1926) | Mussolini · Giuseppe Bottai · Ferruccio Lantini · Renato Ricci · Carlo Tiengo · Tullio Cianetti | |
Ministro della cultura popolare (dal 1937) | Dino Alfieri · Alessandro Pavolini · Gaetano Polverelli | |
Ministro dell'interno | Mussolini · Luigi Federzoni | |
Ministro dell'Economia nazionale | Orso Mario Corbino · Cesare Nava · Giuseppe Belluzzo · Alessandro Martelli | |
Ministro dell'Educazione nazionale | Balbino Giuliano · Francesco Ercole · Cesare Maria De Vecchi · Giuseppe Bottai · Carlo Alberto Biggini | |
Ministro delle Finanze | Alberto de' Stefani · Giuseppe Volpi · Antonio Mosconi · Guido Jung · Paolo Thaon di Revel · Giacomo Acerbo | |
Ministro della Giustizia e Affari di culto | Aldo Oviglio · Alfredo Rocco · Pietro De Francisci · Arrigo Solmi · Dino Grandi · Alfredo De Marsico | |
Ministro dell'Industria e commercio | Teofilo Rossi | |
Ministro dei Lavori pubblici | Gabriello Carnazza · Gino Sarrocchi · Giovanni Giuriati · Mussolini · Michele Bianchi · Araldo di Crollalanza · Luigi Razza · Giuseppe Cobolli Gigli · Adelchi Serena · Giuseppe Gorla · Zenone Benini | |
Ministro della Guerra | Armando Diaz · Antonino Di Giorgio · Mussolini · Pietro Gazzera · Mussolini | |
Ministro del Lavoro e Previdenza sociale | Stefano Cavazzoni | |
Ministro delle Poste e telegrafi | Giovanni Antonio Colonna di Cesarò · Costanzo Ciano | |
Ministro della Produzione bellica (dal 6 febbraio 1943) | Carlo Favagrossa | |
Ministro della Pubblica istruzione | Giovanni Gentile · Alessandro Casati · Pietro Fedele · Giuseppe Belluzzo | |
Ministro degli Scambi e valute | Felice Guarneri · Raffaello Riccardi · Oreste Bonomi | |
Ministro della Stampa e propaganda | Galeazzo Ciano · Dino Alfieri | |
Ministro delle Terre liberate dal nemico (soppresso il 5 febbraio 1923) | Giovanni Giuriati | |
Ministro del Tesoro (accorpato alle Finanze il 31 dicembre 1922) | Vincenzo Tangorra · Alberto de' Stefani |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 71781862 · ISNI (EN) 0000 0000 6129 7187 · SBN TO0V557375 · BAV 495/14788 · WorldCat Identities (EN) viaf-71781862 |
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