Jasna Tkalec

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Jasna Tkalec (Zagabria, 17 novembre 1941 – 14 agosto 2017) è stata una giornalista jugoslava, dal 1991 croata.

Biografia

Figlia del partigiano e rivoluzionario Zvonko Tkalec, studiò filologia romanza e filologia classica all'Università di Zagabria e poi all'Università di Firenze. Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta fu insegnante di ginnasio a Zagabria e dal 1976 diresse il Dipartimento culturale dell'Unione Socialista dei Lavoratori di Croazia. Negli anni ottanta lavorò presso l'Istituto Gramsci di Roma e successivamente a Parigi, dove tradusse testi di teoria politica e arte. Sempre in questo periodo scrisse sulle principali riviste marxiste jugoslave, come Naše teme, Žena, Kulturni radnik e altre.[1]

Dopo il crollo della Jugoslavia lavorò come freelance per numerose testate croate e italiane, scrivendo tra l'altro per il manifesto, Liberazione e Avvenimenti. Dal 1991 al 1993 visse a Bologna e a Roma. Fortemente critica nei confronti della nuova leadership croata, di cui contestò le posizioni nazionaliste[1] e militariste,[2] nel 1993 fu condannata a tre mesi di prigione per un articolo del 1991, pubblicato sulla testata Nokat di Karlovac, in cui denunciava le discriminazioni subite dai serbi a Zara[3] e accusava il governo croato di supportare gli ustascia e di condurre politiche di carattere neofascista.[4]

Nel 2015 pubblicò la raccolta di saggi Fantom slobode (Il fantasma della libertà), finalizzati ad evidenziare la violenza e l'autoritarismo che caratterizzano l'ordine capitalista e imperialista al di sotto della maschera democratica.[1]

Opere

  • (SR) Fantom slobode, Novi Sad, Mediterran, 2015, ISBN 978-86-6391-022-5.

Note

  1. ^ a b c (HR) Mladen Jakopović, In memoriam: Jasna Tkalec, 1941-2017, in Novi Plamen, 17 agosto 2017. URL consultato il 21 agosto 2017.
  2. ^ Alberto Floris d'Arcais, Gli Ustascia croati invocano la guerra, in La Repubblica, 12 settembre 1991. URL consultato il 21 agosto 2017.
  3. ^ (EN) Ivana Nizich et al., Civil and Political Rights in Croatia, Helsinki, Human Rights Watch, 1995, p. 75. URL consultato il 21 agosto 2017.
  4. ^ (EN) Amnesty International Report 1994 - Croatia, su refworld.org, 1º gennaio 1994. URL consultato il 21 agosto 2017.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 305522092 · ISNI (EN) 0000 0004 2100 0587 · LCCN (EN) no2018102209 · BNF (FR) cb177859371 (data)
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