Kaliemia

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Per kaliemia (dal latino kalium, «potassio»), o potassiemia, si intende il livello di potassio nel sangue, che deve essere 3,5-5 milliequivalenti per litro.

Il potassio è un catione prevalentemente intracellulare, contribuendo a regolare l'equilibrio osmotico della membrana, e quindi il volume cellulare. Il suo equilibrio col sodio, altro fondamentale sale, è mantenuto dalla pompa sodio-potassio, che trasporta sodio all'esterno della cellula e potassio all'interno.

L'iperkaliemia, cioè un livello eccessivamente elevato di potassio, si ha in caso di:

  • insufficienza renale acuta e cronica
  • insufficienza corticosurrenale
  • ipoaldosteronismo
  • acidosi metabolica e respiratoria
  • coma diabetico
  • acidosi tubulare renale tipo IV: ipoaldosteronismo iporeninemico
  • crisi emolitiche
  • ustioni
  • ipertermia maligna
  • paralisi periodica familiare iperkaliemica
  • uso di diuretici risparmiatori di potassio, sali di potassio, ACE inibitori, betabloccanti.

L'ipokaliemia si ha invece in caso di:

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