Limós
Nella mitologia greca, Limós (λιμός; Fame) è la raffigurazione della carestia; si tratta della figlia di Eris[1]. Di lei parla Virgilio, indicandola come cattiva consigliera, al fianco di tanti compagne sue pari[2], un essere mostruoso.
Il mito
La sua dimora viene rivelata da Ovidio: nella Scizia, nella parte più remota e gelata del mondo conosciuto dai Greci e dai Romani. A lei fanno compagnia secondo l'autore Gelo, Brivido e Pallore. La sua pelle è quella di una vecchia, rinsecchita, gli occhi appaiono infossati, i suoi capelli sono ispidi. Una volta operò per volere della dea Cerere, in quell'occasione ai danni di Erisittone: il suo tocco lo portò ad avere una fame che non veniva mai saziata.[3].
Note
- ^ Esiodo, Teogonia, 227
- ^ Virgilio, Eneide, libro VI, 273-281
- ^ Ovidio, Metamorfosi, libro VIII, 777-884
Bibliografia
- Luisa Biondetti, Dizionario di mitologia classica, Milano, Baldini&Castoldi, 1997, ISBN 978-88-8089-300-4.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/ba/Parthenon.jpg/25px-Parthenon.jpg)