Majo Orsini

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Stemma feudale della famiglia Majo poi Majo Orsini con corona principesca, riconosciuto dal Ministero di Giustizia del Regno di Spagna nell'ottobre 1988.

Majo Orsini è una famiglia feudale originaria del Regno di Napoli,[1] iscritta nel Libro d'oro della nobiltà italiana dal 1922. La famiglia è anche inclusa nell'elenco ufficiale delle famiglie Nobili Pontificie e riconosciuta come Gentiluomini di Sua Santità.

Storia

Nell'anno 1000, i de Majo possedevano vaste proprietà terriere e venti castelli in Campania e Abruzzo. Durante il periodo della dominazione sveva, a Napoli e Roma, nonché nelle Isole Canarie,[1] le loro antiche dimore furono insignite di titoli nobiliari. Diversi membri della famiglia furono giuristi e prelati della Santa Chiesa, ascritti alla nobiltà di Napoli nel Seggio di Montagna, Tramonti, Capua e Benevento.

Giovanni de Majo fu presidente della Suprema Corte della Sommaria nel 1402.[1] Martino de Majo fu vescovo di Bisceglie nel 1494.[1] Cesare de Majo, condottiero e stratega, servì come capitano sotto Carlo V in Italia, Francia e Germania, diventando generale della Santa Romana Chiesa e Conte di Decio.[1]

Attraverso il matrimonio tra Francesco Antonio Majo e Ippolita Durazzo D'Angiò, nipote e unica erede di Ladislao Durazzo,[1] i Majo aggiunsero il cognome Durazzo e una discendenza reale. Parteciparono alla conquista delle Isole Canarie e si distinsero nel Regno di Spagna.[1]

Nel 1546 Giovanni Francesco de Majo vestì l'abito dei Cavalieri di Malta.[1] La famiglia ottenne la Contea di Val D'Amone,[1] il Ducato di San Pietro, il Marchesato di Tramonti, il Baronato di Otranto, e furono insigniti come Cavalieri Constantiniani e Cavalieri del Santo Sepolcro.

Francesco Antonio (1812-1893), nipote di Francesco Antonio, fu vescovo di Lacedonia nel 1859 e poi Arcivescovo di Amalfi.[1] Fu anche assistente al Soglio Pontificio e Protonotario Apostolico, restaurò completamente il Duomo di Amalfi e costruì diverse chiese e seminari.[1] Per i suoi meriti fu creato Barone di San Biagio da Papa Pio IX e nominato Patriarca di Costantinopoli.[1] È sepolto nella Cattedrale di Amalfi.

I vari rami della famiglia Majo Orsini furono insigniti di titoli principeschi, ducali e comitali, e sono elencati nell'elenco della Nobiltà Italiana.[1] Le tombe della famiglia si trovano nella Cattedrale di Amalfi, nella Cappella Reale Alvarez Di Toledo dei Nobili Spagnoli, nel Duomo di Benevento e nella Chiesa antichissima di San Lorenzo a Tramonti.[1]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n Majo Orsini - Nobiltà italiana, su majoorsini.it. URL consultato l'11 maggio 2024.

Bibliografia

Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, vol. 2, Bologna, A. Forni, 1886.

Collegamenti esterni

Sito ufficiale della famiglia Majo Orsini

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