Osea (profeta)

Sant'Osea
Il profeta Osea, dalla Maestà di Duccio di Boninsegna
 

Profeta

 
NascitaVIII secolo a.C.
Morte?
Venerato daTutte le Chiese che ammettono il culto dei santi
Ricorrenza17 ottobre
AttributiRotolo della profezia (Ex Aegypto vocavi filium meum)
Manuale

Osea (in ebraico הושֵעַ בֶּן-בְּאֵרִי, pron. /hoˈʃeaʕ bɛn bəeˈri/; VIII secolo a.C. – ...) fu il primo dei cosiddetti profeti minori ed è l'autore dell'omonimo Libro del Vecchio Testamento.

Osea, il cui nome significa «il Signore salva» o «il Signore viene in aiuto»[1], visse nel regno d'Israele nell'VIII secolo a.C.[2]

Biografia

Il profeta Osea apre nella Bibbia la serie cosiddetta dei profeti minori. Attraverso il suo dramma personale, il suo scritto vuole descrivere fondamentalmente la fedeltà di Dio verso gli uomini. Nell'omonimo libro il profeta narra l'immensa fedeltà e l'amore del Dio di Israele verso il suo popolo; tutto questo viene descritto anche attraverso la sua triste vicenda matrimoniale, contrassegnata dal tradimento e dall'abbandono di sua moglie Gomer, una prostituta, che lascia il marito per tornare a prostituirsi. Ciò provoca nel profeta un'immensa ferita e un immenso dolore, ma non l'impossibilità di continuare ad amarla, fino a giungere a pagare una quota di denaro per il suo riscatto, perdonarla e riaccettarla in casa, con una promessa di reciproca fedeltà[3]. È evidente in tutto questo il parallelismo del rapporto tra Dio ed il popolo di Israele.

Nella sua predicazione il profeta tuona contro la classe dirigente israelita, macchiata da scelte ingiuste e contro la classe sacerdotale che, agendo con infedeltà religiosa nei confronti delle leggi di Dio, porterà nel popolo smarrimento, ingiustizie e violenze.

Ruolo del Pentateuco

I commentari di Osea ed Amos mostrano chiaramente che i due profeti hanno piena conoscenza del complesso e dell'articolato del Pentateuco, poiché[4]:

  • alludono agli eventi in esso narrati[5],
  • ne richiamano o suppongono i precetti[6],
  • presentano affinità linguistiche col Pentateuco[7].

Osea parla inoltre esplicitamente della legge scritta ([Il Signore dice]"Ho scritto numerose leggi per lui, ma esse son considerate come una cosa straniera.", VIII, 12).

Il culto

La Chiesa cattolica lo commemora il 17 ottobre.

Note

  1. ^ La Bibbia, Casale Monferrato (AL), Ed. PIEMME, 1996, p. 2099, ISBN 88-384-2400-4.
  2. ^ «Parola del Signore rivolta a Osea figlio di Beeri, al tempo di Ozia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo figlio di Ioas re d'Israele.» Osea, 1,1.
  3. ^ Libro di Osea 1:1; 3:2, su marnatha.it (archiviato il 9 febbraio 2001).
  4. ^ Marco Sales (O.P.), docente a Friburgo e Antonio Martini, Il Vecchio Testamento commentato, su archive.org, I, Torino, Lega Italiana Cattolica Editrice, Tipografia Pontificia, 1919, p. 37., con imprimatur del can. G. B. Duvena, e nulla osta del can. L. Benna.
  5. ^ Osea Osea 2,15, su laparola.net., Osea Osea 7,16, su laparola.net., Osea Osea 11,1, su laparola.net., Osea Osea 12,9, su laparola.net., Osea Osea 13,4, su laparola.net., ecc.; Amos Amos 2,10, su laparola.net., Amos Amos 3,1, su laparola.net., Amos Amos 9,7, su laparola.net..
  6. ^ Osea Osea 2,1, su laparola.net., Osea Osea 4,8, su laparola.net., Osea Osea 5,6, su laparola.net., Osea Osea 6,6, su laparola.net., ecc.; Amos 5:21 e seguenti ; 4:4 e seguenti ; 8:10, ecc.
  7. ^ Vedi testo ebraico Osea 2:10 con Deuteronomio 7:13; Osea 2:19, con Esodo 23:13; Osea 9:10, con Deut. 22:10, ecc. E Amos 3:2, con Deut. 4:6; Am. 4:6, con Deut. 4:30; Am. 4:11, con Deut. 29:32, ecc.

Bibliografia

  • Paolo De Benedetti, Osea, in Dizionario Letterario Bompiani. Autori, III, Milano, Bompiani, 1957, p. 31.
  • Jörg Jeremias, Osea, Brescia, Paideia, 2000, ISBN 88-394-0585-2.

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