Profilazione razziale

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L'espressione profilazione razziale o etnica[1] (in inglese racial profiling o ethnic profiling) si riferisce al peso decisivo di fattori razziali o etnici nel determinare l'azione portata da parte delle forze dell'ordine nei confronti di un individuo (per esempio un controllo o un arresto), senza una giustificazione oggettiva o ragionevole.[2] La pratica è controversa e la sua illegalità è al centro di numerosi dibattiti nazionali e internazionali.

Definizione

Il concetto di profilazione razziale o etnica è stato definito in diversi modi:

  • La Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (ECRI) la definisce come «l'utilizzo, da parte degli agenti delle forze dell’ordine, quando procedono a operazioni di sorveglianza, controllo o indagine, di elementi quali la razza, il colore della pelle, la lingua, la religione, la nazionalità, o l’origine nazionale e etnica, senza alcuna giustificazione oggettiva o ragionevole»[3].
  • «Ogni azione di polizia che si basi sulla razza, l'etnia o l'origine nazionale di un individuo, piuttosto che sul suo comportamento oppure su informazioni che portino a identificarlo come coinvolto in attività criminali»[4].
  • «Il mantenimento dell'ordine è distorto da fattori razziali quando le forze dell'ordine considerano impropriamente la razza o l'etnia nel decidere come e contro quali soggetti agire»[5].
  • «Usare la razza quale elemento chiave nel decidere se effettuare il fermo di un conducente»[6]
  • «Nella letteratura attuale si possono distinguere chiaramente almeno due definizioni del concetto di 'profilazione razziale': una definizione in senso stretto e una in senso lato [...] in senso stretto, la profilazione razziale si verifica quando le forze dell'ordine usano quotidianamente la razza come elemento che, sommato ad altri fattori, ne porta i rappresentanti a sospettare di un individuo e a reagire nei suoi confronti»[7].
  • «Uso, da parte delle forze dell'ordine, della razza o dell'etnia di un individuo nella formulazione di un ragionevole sospetto che porti a fermarlo, interrogarlo o arrestarlo, a meno che l'aspetto etnico o razziale non appartengano alla descrizione identificativa di un sospetto specifico per un crimine specifico»[8].

Note

  1. ^ Amnesty: la Spagna discrimina le minoranze etniche, in Corriere della Sera, 14 dicembre 2011.
  2. ^ Le profilage ethnique : une pratique persistante en Europe. Consiglio d'Europa. 09/05/2019
  3. ^ Lotta al razzismo e alla discriminazione razziale nell’ambito delle attività di polizia, su rm.coe.int, Consiglio d'Europa.
  4. ^ Ramirez, McDevitt, Farrell. "A Resource Guide on Racial Profiling Data Collection Systems". Dipartimento di Giustizia USA. 08/06/2010.
  5. ^ Fridell, Lunney, Diamond and Bruce Kubu. "Racially Biased Policing: A Principled Response". racialprofilinganalysis.neu.edu Archiviato l'8 febbraio 2012 in Internet Archive.
  6. ^ "Racial Profiling: Limited Data Available on Motorist Stops". General Accounting Office. 8/6/2010. (PDF), su gao.gov. URL consultato il 27 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2011).
  7. ^ Racial Profiling Studies in Law Enforcement: Issues and Methodology. 8/6/2010
  8. ^ Office of the Arizona Attorney General; Civil Right Division and Office of Intergovernmental Affairs. 11/5/2010 (PDF), su azag.gov. URL consultato il 6 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2012).
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