RHESSI

Abbozzo
Questa voce sugli argomenti satelliti artificiali e missioni spaziali è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
RHESSI (Explorer 81)
Immagine del veicolo
Il satellite RHESSI
Dati della missione
OperatoreNASA
NSSDC ID2002-004A
SCN27370
Esitosuccesso
VettorePegasus
Lancio5 febbraio 2002, da Cape Canaveral Air Force Station
Luogo lancioCape Canaveral Space Force Station Skid Strip, Stargazer
Fine operatività11 aprile 2018
Durata16 anni, 6 mesi e 10 giorni
Proprietà del veicolo spaziale
CostruttoreSpectrum Astro
Sito ufficiale
Programma Explorer
Missione precedenteMissione successiva
Explorer 80 (WMAP) Explorer 82 (CHIPS)
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Il Rhessi ovvero Reuven Ramaty High Energy Solar Spectroscopic Imager è un satellite della NASA, il sesto della serie del Programma Small Explorer, lanciato il 5 febbraio 2002.

La sua missione consiste nell'osservazione di raggi X e raggi gamma provenienti dal Sole, allo scopo di indagare i brillamenti solari.

HESSI venne rinominato RHESSI il 26 marzo 2002 per onorare Reuven Ramaty, uno scienziato pioniere della fisica solare delle alte energie. RHESSI è la prima missione della NASA dedicata a uno scienziato della NASA.

Risultati scientifici

RHEsSI è stato il primo satellite a visualizzare i raggi gamma di un'eruzione solare ed è stato il primo satellite a misurare con precisione i lampi di raggi gamma terrestri che provengono da temporali, scoprendo che tali lampi si verificano più spesso di quanto si pensasse e che hanno una frequenza media superiore alla media delle sorgenti cosmiche.[1]

A seguito di difficoltà di comunicazione, RHESSI ha cessato le attività scientifiche l'11 aprile 2018 alle 01:50 UTC.[2] ed è stato dismesso il 16 agosto 2018 e rimane in un'orbita terrestre bassa stabile. Tuttavia, poiché non ha mezzi di propulsione, la resistenza atmosferica alla fine attirerà il veicolo spaziale nell'atmosfera terrestre, fatto che potrebbe verificarsi già nel 2022.[3]

Note

  1. ^ G. J. Hurford, R. A. Schwartz, S. Krucker, R. P. Lin, D. M. Smith e N. Vilmer, nome Gamma-Ray Images of a Solar Flare, in The Astrophysical Journal, vol. 595, n. 2, 2003, pp. L77–L80, DOI:10.1086/378179.
  2. ^ RHESSI, su hesperia.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato l'11 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2019).
  3. ^ NASA Retires Prolific Solar Observatory After 16 Years, su nasa.gov, NASA, 20 novembre 2018.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su RHESSI

Collegamenti esterni

  Portale Astronautica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di astronautica