Rachycentron canadum
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Stato di conservazione | |
![]() Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Osteichthyes |
Superordine | Acanthopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Percoidei |
Famiglia | Rachycentridae |
Genere | Rachycentron |
Specie | R. canadum |
Nomenclatura binomiale | |
Rachycentron canadum (Linnaeus, 1766) | |
Sinonimi | |
Apolectus niger, Centronotus gardenii, Centronotus spinosus, Elacate atlantica, Elacate bivittata, Elacate canada, Elacate falcipinnis, Elacate malabarica, Elacate motta, Elacate nigerrima, Elacate nigra, Elacate pondiceriana, Gasterosteus canadus, Meladerma nigerrima, Naucrates niger, Rachycentron typus, Scomber niger, Thynnus canadensis |
Il cobia[1] (Rachycentron canadum Linnaeus 1766), della famiglia dei Rachycentridae comprende una sola specie d'acqua salata, appartenente all'ordine dei Perciformes.
Distribuzione e habitat
Questa specie è diffusa nel Mar Rosso e in tutte le acque costiere tropicali e subtropicali dei tre oceani, soprattutto in alcune zone dell'Atlantico occidentale. La sua presenza nel mar Mediterraneo è stata documentata una sola volta, nel 1986 in Israele[2]; si presume possa esservi giunto attraverso il Canale di Suez (migrazione lessepsiana) ma non si può escludere un'origine atlantica della migrazione[3].
Descrizione
Il Cobia è un pesce dal corpo allungato e idrodinamico, snello e muscoloso. Le pinne sono corte e triangolari. La livrea è semplice:
Raggiunge una lunghezza massima di 2 m per un peso di 70 kg.
Riproduzione
Il periodo riproduttivo avviene tra aprile e settembre. Le uova e le larve concorrono a formare il plancton oceanico.
Predatori
Gli adulti sono prede delle Lampughe.
Alimentazione
R. canadum si nutre di granchi, bivalvi, polpi e pesci.
Pesca
Questa specie è pescata in ambito di pesca sportiva e per l'alimentazione umana.
Allevamento
È allevato in acquacoltura poiché le sue carni hanno un buon sapore: sono consumate affumicate e a filetti.
Note
- ^ Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it.
- ^ (EN) Golani D. and Ben-Tuvia A., New records of fishes from the Mediterranean coast of Israel including Red Sea immigrants, in Cybium, vol. 10, 1986, pp. 285-291.
- ^ (EN) Rachycentron canadum, su Atlas of Exotic Species in the Mediterranean, CIESM - Mediterranean Science Commission. URL consultato il 4 gennaio 2016.
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Rachycentron canadum, su FishBase. URL consultato il 28/10/2010.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007561152005171 |
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