Jake White

Disambiguazione – Se stai cercando l'attore, vedi Jake White (attore).
Jake White
Jake White nel 2015
Dati biografici
Paese Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Rugby a 15
Ruolo Allenatore
Carriera
Attività da allenatore
1992  Gauteng LionsAll. 2ª
2000  Natal SharksAll. 2ª
2000  Sudafrica AAll. 2ª
2000Bandiera del Sudafrica Sudafrica U-21All. 2ª
2000Bandiera del Sudafrica Sudafrica U-23All. 2ª
2000-01Bandiera del Sudafrica SudafricaAll. 2ª
2002Bandiera del Sudafrica Sudafrica U-21
2004-07Bandiera del Sudafrica Sudafrica
2012-13  Brumbies
2013-14  Sharks
2014-17  Montpellier
2017-20  Toyota Verblitz
2020-  Bulls
Statistiche aggiornate al 5 febbraio 2021
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Jake White (nato Jacob Westerduin; Johannesburg, 19 marzo 1963) è un allenatore di rugby a 15 sudafricano, commissario tecnico degli Springbok che vinsero la Coppa del Mondo di rugby 2007 in Francia; dal 2020 è l'allenatore dei Bulls in Currie Cup.

Biografia

Nato come Jacob Westerduin da genitori afrikaner[1], crebbe con la madre e il suo secondo marito, un anglofono, dal quale a 13 anni prese il cognome, White[2], contemporaneamente anglicizzando il proprio nome da Jacob in Jake.

Giovane rugbista alle scuole superiori, iniziò ad allenare prima ancora di diplomarsi; una volta laureatosi tornò nella sua scuola da insegnante e ivi allenò la prima squadra di rugby[3].

Tra le sue esperienze a livello di rugby provinciale figurano la rappresentativa giovanile dei Gauteng Lions e, a seguire, i Natal Sharks in Currie Cup; nel 2000 entrò nei ruoli tecnici della federazione sudafricana, occupandosi della conduzione delle rappresentative giovanili e della Nazionale A.

Da allenatore dell'Under-21 vinse il campionato mondiale di categoria nel 2002[4] e, nel 2004, divenne commissario tecnico degli Springbok, con i quali si aggiudicò il Tri Nations di quell'anno.

Alla Coppa del Mondo di rugby 2007 condusse il Sudafrica attraverso sette vittorie in altrettanti incontri; di rilievo la vittoria per 36-0 sui campioni uscenti dell'Inghilterra durante la fase a gironi; lo stesso avversario fu incontrato in finale, anche se la vittoria fu più contenuta nel punteggio, 15-6. Dopo la vittoria in Coppa del mondo White lasciò l'incarico e si dedicò a incarichi di consulenza tecnica per vari club[4]; nel 2011, tornato alla conduzione, ha firmato un impegno quadriennale con la franchise australiana dei Brumbies, formazione di Canberra che milita nel Super Rugby, a partire dall'edizione 2012 di tale torneo[4].

Nel 2007 diede alle stampe la sua autobiografia, In Black and White: The Jake White story, uscita nel novembre di tale anno[2].

Palmarès

Note

  1. ^ White.
  2. ^ a b (EN) Stomach-churning excitement may never have been captured quite so well, in The Guardian, 6 dicembre 2007. URL consultato il 26 maggio 2011.
  3. ^ (EN) Jake White Interview, in Ultimate Schools Rugby, febbraio 2010. URL consultato il 26 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2010).
  4. ^ a b c (EN) Chris Dutton, Former Springboks coach White wants to bring back the "Brumbies aura", in Sydney Morning Herald, 28 aprile 2011. URL consultato il 26 maggio 2011.

Bibliografia

  • Jake White, Craig Ray, In Black and White: The Jake White story, Cape Town, Zebra Press, 2007, ISBN 1-77022-004-6.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jake White

Collegamenti esterni

  • (EN) Statistiche di Jake White, su sarugby.co.za, SARU. Modifica su Wikidata
  • (EN) Statistiche internazionali di Jake White, su espn.co.uk, ESPN Sports Media Ltd. Modifica su Wikidata
  • (EN) Scheda di Jake White nella Hall of Fame di World Rugby, su worldrugby.org, World Rugby. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 38845951 · ISNI (EN) 0000 0000 4099 6253 · LCCN (EN) n2008029963 · GND (DE) 1027069479
  Portale Biografie
  Portale Rugby